LA MUSICA POPOLARE
(le note che seguono sono liberamente tratte da un ciclo di lezioni tenuto da Michele L. Straniero al Folk Club di Torino nel 1997, sulla storia delle ricerche di etnomusicologia italiana e di musica popolare )
La musica è un insieme organizzato di suoni, formato da melodia, ritmo, timbri, voci, strumenti; tutti questi elementi possono agire insieme o separatamente.
La musica popolare corrisponde alla musica etnica, la folk music, la musica di tradizione orale e strumentale; essa si distingue:
- da quella non-popolare, chiamata anche musica colta e che comprende tutta la musica d’autore sinfonica, lirica, da camera, operistica e liederistica;
- dalla musica pop o popular music americana, che da noi si chiama musica leggera (compresi i cantautori).
La MP ha una struttura svincolata dalle regole della musica colta, dalla tonalità e dalla uniformità del ritmo. E’ possibile attribuire ad essa una datazione solo risalendo ai dati storici in essa richiamati, ai personaggi ed eventi cantati o attraverso l’analisi testuale e musicale che riflettono uno specifico stile.
I caratteri fondamentali della MP sono tre:
- la funzionalità ai bisogni espressivi di una determinata comunità (ispirandosi sostanzialmente a due cicli: quello delle stagioni dell’anno, quello delle stagioni dell’uomo);
- la sua creazione anonima e continuativa, per cui ogni reinterpretazione successiva rappresenta un originale;
- la sua diffusione e sviluppo attraverso il meccanismo della parodia e della microvariazione, sia essa volontaria o involontaria (per cattiva memoria, associazioni d’idee, analogia...)
- Il ciclo dell’anno è sostanzialmente legato alla vita della campagna, scandisce i momenti cruciali dell’attività contadina: così la semina, la mietitura, la vendemmia... cui corrispondono canti di lavoro e di gioia rituale corali.
- Il ciclo dell’uomo sottolinea il momento della nascita, del corteggiamento, delle nozze, della morte (in genere questi canti sono a una voce sola, sono ninne nanne, lamenti funebri...)
- In più esistono i canti di lavoro con specifica funzione: o di ritmare le operazioni dell’attività o di sottolinearne le condizioni, felici o misere che siano (sono i canti delle mondine, delle filandine, delle raccoglitrici di olive, dei minatori, dei pescatori, dei salinari...)
La MP canta gli eroi popolari del gruppo che la esprime, gli eventi storici (bellici o tragici) dei quali si conserva memoria collettiva, i Santi e le circostanze religiose (processioni, pellegrinaggi...)